Ciao! Mentre stai iniziando leggere so già tre cose di te!
Se stai utilizzando dentro il tuo browser un sistema per bloccare annunci pubblicitari oppure no, di quanto hai scrollato la pagina e come ti stai muovendo al suo interno. Tutto in meno di 5 secondi.

Ma ora con queste informazioni cosa ci faccio? A cosa mi serve sapere se stai adoperando sistemi di blocco annunci oppure no o quanto in profondità hai scrollato la pagina?

0 = Non stanno utilizzando
1 = Stanno utilizzando
Posso pianificare campagne marketing basate proprio su questi dati!
Ad esempio posso far arrivare un annuncio solo alle persone che hanno dimostrato un forte interesse per una pagina, incrociando dati come:
- Percentuale di scroll della pagina
- Tempo di permanenza
- Provenienza della visita (Google, Facebook, ecc..)
- HeatsMap delle zone più cliccate dell’utente

Questi dati sono cruciali in fase di pianificazione perché permettono di:
- Identificare segmenti ben definiti
- Fare interventi in tempo reale per migliorare il tasso di conversione
- Effettuare campagne di remarketing più efficienti
- Profilare la Buyer Persona del tuo prodotto
- Misurare in modo scientifico il ritorno sul tuo investimento
Ma quali sono gli strumenti che si usano?
All’interno della Web Analytics ( Una branca dell’analisi dati specializzata sulla raccolta dati dentro un sito web ) esistono infatti strumenti che analizzano il tuo sito web, la combo più famosa e gratuita è probabilmente Google Analytics e Google Tag Manager che possono fornirti una quantità di informazioni indispensabili per migliorare l’esperienza dell’utente sul tuo sito web.
All’interno di Analytics i dati più adoperati in questo campo sono all’interno della sezione “Comportamento”

Uno delle metriche più importanti è sicuramente la frequenza di rimbalzo.
Questa metrica indica con che frequenza un visitatore che è entrato sul tuo sito non ha poi continuato su altre pagine ed è quindi uscito subito.
Per fare un esempio, se il tuo sito ha una frequenza di rimbalzo del 50%, significa che solo 1 visitatore su 2 dopo aver letto la pagina su cui è atterrato, ha poi continuato la navigazione sul tuo sito.
Strettamente correlato alla frequenza di rimbalzo, è il tempo medio di permanenza sulla pagina. Questo valore risponde alla domanda quanto tempo un visitatore è rimasto sul mio sito?
Sotto il cofano la realtà è ben diversa in quanto questi valori vengono calcolati prendendo in considerazione il tempo trascorso tra un clic e un altro sul tuo sito web, quindi, nel caso tu abbia frequenza di rimbalzo 100%, vedrai un tempo medio di 0 secondi, anche se su quella pagina il visitatore può esserci rimasto molto più tempo ( anche se in realtà esistono dei metodi collaudati per aggirare il problema ).

Queste due semplici valori (dette anche metriche) ti forniscono già un primo dato su quanto il sito coinvolge i tuoi utenti, quanto tempo sono disposti a dedicargli e su quali pagine, i tuoi utenti, stanno avendo problemi nel completare alcune azioni.
In questo momento sei già in grado di capire in quali pagine i tuoi clienti sono intenzionati ad uscire. La percentuale di uscita ci indica proprio questo, cioè (in percentuale) quanti visitatori una volta entrati nella pagina X escono dal tuo sito web.
Partendo quindi in maniera decrescente, ti indicherà molto probabilmente quali pagine si devono modificare per migliorare l’esperienza dei tuoi utenti.
Ma ora che so quali sono le pagine con la percentuale più alta d’uscita come faccio capire dove i miei utenti si stanno bloccando?
In questo caso ci vengono in aiuto strumenti come Hotjar e Yandex Metrica
Questi strumenti sono in grado di creare infatti vere e proprie registrazioni della visita dell’utente e Mappe di calore con le zone più cliccate del sito
Ma questi strumenti come possono aiutarmi?
Le mappe di calore sono uno degli strumenti più interessanti da utilizzare quando vuoi studiare il comportamento dei tuoi utenti sul tuo sito web.
Esistono ulteriori servizi oltre Hotjar e Yandex Metrica ma la maggior parte di questi sono a pagamento ( e spesso neanche economici ), ma fortunatamente alcuni offrono dei pacchetti ridotti gratuitamente, per testare e cominciare. Inoltre è anche possibile realizzare HeatMaps con solo Google Tag Manager ( ma questo è un altro metodo collaudato )
Le mappe di calore tracciano solitamente tre distinti tipi di interazione dell’utente sul tuo sito, il clic, il movimento del mouse e lo scroll della pagina.
Questa analisi viene effettuata su qualunque dispositivo: computer, smartphone e tablet (per gli ultimi due non c’è il movimento del mouse e il clic viene rimpiazzato dal touch).
Mentre le mappe di calore ti danno un’idea di come gli utenti stanno utilizzando il tuo sito i replay delle sessioni sono veri e propri video che permettono di vedere realmente come l’utente sta adoperando il tuo sito web dove si è bloccato

Ti è mai capitato di aver clienti che ti chiamano dicendoti di aver avuto problemi con il tuo sito? Con i replay potrai vedere e ricreare esattamente la problematica del tuo utente e così migliorare l’esperienza generale sul tuo sito. Un sito che funziona bene è un sito che converte
Adesso che hai finito di leggere questo articolo so quanto tempo hai impiegato per leggerlo e con quale velocità stavi muovendo il mouse per leggerlo 😀
Inizia subito ad analizzare il comportamento dei tuoi utenti per migliorare le vendite e risparmiare tempo e denaro!