
Da agosto 2019 il social che da almeno un anno ha preso il sopravvento su tutti gli altri – per i meno avvezzi: sto parlando di Instagram – ha deciso di prendere una svolta a dir poco “epocale”!
Se andiamo a vedere la finalità intrinseca dei social media, il “trucchetto” che ci tiene così attaccati a queste piattaforme dal lontano 2009, altro non è che la nostra soddisfazione nel sentirci apprezzati. La continua ricerca di approvazione da parte di altri individui, l’apparire più “cool” rispetto a qualcun altro… insomma, quest’immensa scarica di dopamina che rilascia il nostro cervello ogni volta che qualcuno clicca su “❤️” e ci fa sentire in un qualche modo “giusti” o meglio ancora “fighi”.

Bene, tutto questo sta cambiando o sta per cambiare definitivamente.
Innanzitutto bisogna fare una premessa: per gli utenti di Instagram – considerato il crescente numero di influencers, e bloggers di ogni tipo (ormai anche cani e gatti hanno un profilo social) – il numero dei like è diventato una sorta di “biglietto da visita”, fondamentale non solo alla loro autostima, ma fondamentale sopratutto a farsi percepire in un certo modo da seguaci o aziende con le quali poter innescare un rapporto lavorativo a tutti gli effetti.
Ed è qui che scatta lo “studio matto e disperatissimo” su come prendere più like possibile.
Applicazioni, bot, la ricerca dell’hashtag perfetto, chi più ne ha più ne metta. Ma la cosa peculiare che quasi sempre succede è il “copia-incolla”.
Aspettate! Mi spiego meglio…
Sono una ragazza di 18 anni, e la mia aspirazione è diventare una fashion blogger.
Su instagram seguo – per non dire “idolatro” – Chiara Ferragni, Chiara Biasi, Chiara Nasti (che poi com’è che si chiamano tutte Chiara io non lo so), Veronica Ferraro e così via…
Facendo una rapida media, Chiara Ferragni ha 400mila like ad un post. “Pubblicherà foto meravigliose” penserete voi.

Ma al di là del gusto personale, la cosa che si nota e che Instagram stesso ha notato è questa 👇🏻👇🏻👇🏻


Non c’è più originalità, né gusto personale, né spontaneità.
Gli utenti pubblicano più o meno lo stesso tipo di foto di coloro che sono considerati “gli dei dell’olimpo social”.
Così, la ragazzina di 18 anni, avrà un profilo “copiato” dalla fashion blogger “x”. La neo-mamma avrà il profilo identico alla mamma-blogger “x”. La casalinga annoiata avrà un profilo simile alla food-blogger “x”.
E così via per ogni “tipologia” di utente.
Il tutto perché v-o-g-l-i-a-m-o-i-l-i-k-e. “Vogliamo i like!” Sembra quasi uno slogan.
Avremmo i like, sì. Ma il social diventerà man mano pieno degli stessi contenuti fino a far annoiare gli utenti stessi.
E, proprio per questo, Instagram non ci sta! E decide ti togliere la visibilità del numero dei like!
Avete capito bene: è in atto un test a/b (non tutti gli utenti di instagram ne fanno parte al momento) per il quale il numero dei like ad un post non è più visibile – se non all’utente stesso (Hey! Mica ci tolgono così la dopamina).
Tutto ciò per favorire la condivisione e l’effettivo tasso di interesse che un post può scaturire nell’utente.

Neanche a dirlo, la notizia ha scaturito tumulto in tutto il mondo. Siamo pronti a disintossicarci in nome dell’originalità e individualità? Siamo pronti ad aver veramente qualcosa da dire/far vedere senza doverci preoccupare di essere approvati?
Sapete come creare contenuti interessanti che creino interazioni con i vostri followers e che ne acchiappino di nuovi?
Noi di Easy Media lo sappiamo eccome, e tutti i giorni creiamo per i nostri clienti post unici e contenuti attraenti per il pubblico.
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Ps.
Voglio fare una precisazione: non ho nulla contro la Ferragni né contro i fenicotteri rosa (che, personalmente, adoro).
